Cosa si intende per “trauma oculare”?
Definiamo trauma oculare qualsiasi lesione accidentale dell’occhio, sia esso inteso come bulbo oculare propriamente detto, sia che vengano interessati gli annessi oculari (palpebre ed apparato lacrimale), i tessuti molli circostanti (compresi i muscoli, i nervi e i tendini) e/o le ossa dell’orbita. Generalmente, i traumi oculari vengono distinti in “contusivi” e “perforanti”. Entrambi possono comportare gravi conseguenze sulla salute visiva e fisica del soggetto interessato.
Da cosa possono essere causati i traumi oculari?
Le cause più frequenti di lesione oculare comprendono gli incidenti domestici (ad esempio durante l'uso del martello o l'esposizione a prodotti chimici o detergenti), le aggressioni, i traumi sportivi (compresi gli incidenti con le pistole ad aria compressa o a pallini di vernice) e gli incidenti automobilistici (compresi gli infortuni da airbag).
Quali sono le conseguenze dei traumi oculari?
Possiamo avere quadri lievi, con presenza di emorragie sottocongiuntivali e abrasioni corneali. Oppure si possono avere quadri più gravi, quali emorragie in camera anteriore (ipoema traumatico), causa di possibili ulteriori complicazioni quali glaucoma secondario, rottura del muscolo che controlla la dilatazione della pupilla (si può avere sensazione di abbagliamento e problemi nella messa a fuoco), distacco dell’iride, danni al cristallino (sublussazione o lussazione), emorragia vitreale (emovitreo), edema retinico, emorragie retiniche periferiche o maculari, rotture della retina, distacco di retina, rotture della coroide. Nei traumi perforanti possiamo inoltre avere ferite e lacerazioni corneali, sclerali, del corpo ciliare, fuoriuscita dell’iride dalla sua sede (prolasso irideo), cataratta traumatica, endoftalmite, oftalmia simpatica.
Diagnosi
In caso di trauma oculare, soprattutto se piuttosto violento, è sempre bene farsi controllare subito dall’oculista. Spesso dopo un incidente non ci sono immediatamente segni evidenti di un problema agli occhi, ma se non si effettua subito una visita specialistica che escluda un qualsiasi danno (per esempio alla retina), si rischia di compromettere la guarigione completa. La valutazione generale deve comprendere una attenta anamnesi per stabilire la natura del trauma; in seguito andrà effettuato un test dell’acuità visiva, una valutazione dei movimenti oculari, una valutazione delle risposte pupillari, la ricerca di eventuali corpi estranei manifesti o ritenuti, la determinazione della pressione intraoculare, la valutazione del segmento anteriore ed un attento esame del fondo oculare in midriasi. Spesso si rendono utili l’esame del campo visivo e l’OCT della retina.
Trattamenti
Il trattamento dipende dal tipo di lesione. In caso di lesioni lievi, può essere sufficiente una medicazione con colliri o pomate antibiotiche ed un bendaggio dell’occhio interessato. In presenza di corpi estranei, bisogna procedere alla loro rimozione in tempi molto brevi per scongiurare conseguenze più gravi. Lesioni di maggiore entità richiedono trattamenti parachirurgici (ad esempio riparazione di rotture retiniche tramite laser ad Argon) oppure veri e propri interventi chirurgici da eseguire in urgenza.
Prevenzione
Una buona norma per la prevenzione dei traumi oculari è certamente quella di svolgere qualsiasi attività con la maggiore attenzione possibile e tutela per la salute dei propri occhi. Se si utilizzano oggetti taglienti, acuminati o che possono liberare schegge, occorre munirsi sempre di apposita mascherina di protezione per gli occhi o di occhiali protettivi; se si hanno problemi di deambulazione o di equilibrio gravi, è consigliabile evitare spostamenti imprudenti o comunque chiedere sempre l’aiuto di qualcuno; controllare sempre che i bambini non entrino in contatto con oggetti muniti di molle, che potrebbero facilmente colpire gli occhi se non utilizzate correttamente, o con giocattoli dai bordi appuntiti o, comunque, non adatti alla loro età. Infine, particolare cautela richiede anche la pratica sportiva in cui sono previste azioni di contatto deciso con altri giocatori (pugni o colpi al viso nel pugilato o nelle arti marziali) o con oggetti (pallonate nel calcio, traumi da pallina nel tennis).