Che cos’è il glaucoma?
Il glaucoma è la degenerazione cronica e progressiva del nervo ottico, vale a dire quella struttura nervosa che ha il compito di portare le informazioni visive fino al nostro cervello. Rappresenta attualmente la prima causa di cecità irreversibile nel mondo.
Quali sono le cause del glaucoma?
Più che di cause, essendo come abbiamo appena detto una malattia neurodegenerativa, nel glaucoma è più corretto parlare di fattori di rischio, il più importante dei quali è rappresentato dall’aumento della pressione intraoculare, presente nell’80% dei casi. Non occorre dimenticare, però, che nel restante 20% dei casi, il valore pressorio risulta assolutamente nella norma, andando così ad identificare l’entità patologica definita “glaucoma a pressione normale”. Altro importante fattore di rischio è rappresentato dall’età avanzata, essendo il glaucoma una patologia caratteristica dei soggetti anziani; esistono però anche i glaucomi giovanili e/o addirittura quelli congeniti, entrambi molto gravi. Infine, giocano un ruolo molto importante la familiarità, l’etnia, la miopia elevata, il diabete, il ridotto spessore corneale, i traumi oculari, gli interventi chirurgici, altre patologie oculari concomitanti ed il ridotto apporto di sangue ossigenato al nervo ottico.
Quali sono i sintomi del glaucoma?
Tipicamente si sente spesso dire che il glaucoma può essere definito come “il ladro silenzioso della vista” e questa rappresenta una definizione quanto mai azzeccata. Infatti, questa patologia insorge e progredisce a lungo senza che la persona affetta noti alcun disturbo in quanto, tipicamente, la perdita della visione interessa inizialmente le porzioni più periferiche del campo visivo. La visione centrale può essere mantenuta in alcuni casi anche fino agli stadi più avanzati della malattia. Fondamentali sono pertanto i controlli oculistici frequenti.
Diagnosi
L’esame oculistico completo nella diagnosi del glaucoma non può prescindere da una attenta valutazione del segmento anteriore dell’occhio accompagnato dalla gonioscopia e dalla pachimetria. Fondamentale è la tonometria con tonometro di Goldmann (eventualmente anche una curva tonometrica, in casi particolari una prova del buio) e l’attenta valutazione del nervo ottico tramite esame del fondo oculare se necessario accompagnato da un OCT delle strutture nervose. Un ruolo centrale per la diagnosi e per il follow up della patologia è rappresentato dall’esame del campo visivo.
Trattamenti
Il glaucoma può essere trattato efficacemente con l’ausilio di colliri in grado di ridurre la pressione intraoculare. Altre importanti frecce al nostro arco sono i trattamenti parachirurgici attraverso l’utilizzo di diverse tipologie di laser e le diverse tecniche chirurgiche, da quelle meno invasive (i cosiddetti MIGS) a quelle più classiche come la trabeculectomia ab externo che rappresenta ancora il gold standard nell’approccio chirurgico al paziente con glaucoma.
Prevenzione
Proprio perché parliamo di una patologia con una scarsa sintomatologia iniziale, come dicevamo in precedenza, le visite oculistiche periodiche rappresentano un aspetto importantissimo nella prevenzione del glaucoma, soprattutto per quei soggetti che sono da considerarsi più a rischio di sviluppare la malattia: soggetti con parenti malati di glaucoma, con ridotto spessore corneale, con alterata morfologia del disco ottico, con alterata anatomia oculare, miopi elevati, diabetici, soggetti che fanno uso frequente e prolungato di cortisone.